A Porto San Giorgio, piccolo centro sulla costa marchigiana, da sempre destinazione di viaggiatori gourmet, c’è una grossa novità.

 

Un indirizzo appena sfornato: Banco_12, recentissima apertura tanto attesa, quanto innovativa per il territorio. Il progetto nasce nel 2018 dalla testa di Nikita Sergeev, chef Patron del Ristorante L’Arcade, largamente conosciuto sul territorio nazionale e apprezzato dalla critica di settore.

Tutto nasce da un cartello “Affittasi” avvistato nei pressi di uno dei locali più legati da sempre al mondo del cibo: il mercato ortofrutticolo di Porto San Giorgio. Da tempo alla ricerca di un luogo per poter proporre la propria cucina in una versione più quotidiana e comprensibile, Nikita Sergeev esclama “Bingo”! Banco_12 diventa il bistrot dell’Arcade, come accade nelle grandi città europee e, recentemente, anche italiane.

 

Si parte dai lavori di recupero dei locali, da anni occupati dai pastai di “Pasta fresca da Sergio – Fatta e mangiata”. Il locale, riprendendo il concept del “cotto e mangiato”, propone un servizio full time, dalla colazione alla cena, dalla gastronomia d’asporto, ad un buon calice all’ora dell’aperitivo. Con pochi fronzoli, Banco_12 si adegua allo stile classico anni ‘50 in sintonia con il mercato. Lo spazio dedicato alla cucina la fa da padrone: il bancone ricopre ben 25 mq. sui 45 disponibili all’interno.

 

La cucina è completamente a vista, con attrezzature moderne per interpretare al meglio le materie prime del territorio, spesso acquistate dai commercianti “vicini di casa”. Lo spazio dedicato alle colazioni veloci, con cornetti e torte maison, si affaccia sulla passerella del mercato, per accompagnare il caffè selezionato dal mâitre dell’Arcade. Oltre alla cucina, fa bella mostra di sé la vetrina con i prodotti sfusi: prosegue infatti la collaborazione con Matteo Perticari di “La pasta fresca da Sergio” con, ad esempio, olive all’ascolana, creme, pasta fresca e molto altro. I visitatori possono dalla vetrina del mercato, acquistare i prodotti della gastronomia freschissimi e già pronti da mangiare: insalate, lasagne, fritti i al momento e molte altre golosità ogni giorno diverse.

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Chef Francesco Pettorossi

Il pensiero alla base di Banco_12 è di una cucina espressa, immediata, sana e attenta, che esalti il prodotto a km 0 trasformandolo con sapienza, senza stravolgimenti e sovrastrutture. A dirigere l’orchestra in cucina è Francesco Pettorossi, cuoco di pluriennale esperienza: si porta dietro i ricordi della sua famosa Osteria del Mare (all’inizio degli anni 2000 la meta preferita dai gourmet del territorio), locanda Fontezoppae e infine i brillanti studi in Alma – Scuola Internazionale di Cucina Italiana con il diploma e il voto tra i più alti mai assegnati in assoluto. Francesco, da tempo in brigata all’Arcade, si è dimostrato attento, responsabile e motivato, inducendo così Nikita Sergeev a puntare su di lui per affrontare questa nuova sfida, certo della sua capacità e attitudine in particolare per le preparazioni di stampo neoclassico. Circa 25 coperti in tutto, divisi tra posti al bancone, un’ intima saletta interna al primo piano, proprio all’interno della torretta del mercato e il dehor esterno. Accurata la scelta di arredi, stoviglie e materiali per regalare al cliente un’atmosfera da bistrot cittadino.

 

La carta dei vini, studiata dal sommelier de L’Arcade Leonardo Niccià vanta 80 etichette, è ricca di proposte interessanti, curiose e poco convenzionali, spaziando dal territorio al mondo e strizzando l’occhio ai vini veri e naturali. Il menù è ricco e ben assortito, attento alla stagionalità, al territorio e alle esigenze degli ospiti;. L’impostazione è classica: antipasti, primi e secondi di carne, di pesce e proposte vegetariane. Tra i piatti più interessanti: roll di coniglio, zabaione al peperone arrostito, pistacchio e rosmarino; lasagnetta estiva con lattuga grigliata, funghi carnosi e provola affumicata; controfiletto di manzo alla griglia, olio grattugiato alla rucola e verdure in agrodolce. Ancora, fragranti crostoni con baccalà mantecato; patate e peperoni e hummus di ceci.

 

La vera chicca è il “forno a legna” di Paolo Parisi, che cuoce ad altissime temperature: qui Chef Francesco si cimenta con il Galletto alla diavola, il Capocollo e melanzane, le Uova in trippa e molte altre prelibatezze. Tutti fatti in casa i dolci: Paris- Brest al caffè o una giocosa variazione sul tema “Foresta nera” con amarene, fior di latte e cioccolato. Il conto medio è sui 25,00 euro. All’ora di pranzo, come da tradizione, il menù del giorno che varia quotidianamente in base alla proposta del mercato; un crostone, un primo, acqua e caffè ammontano a circa 12,00 euro.